Cliente: Regione Veneto – Unità di Progetto Genio Civile di Belluno
Periodo: 2018 – 2019
Supporto alla progettazione delle opere di messa in sicurezza del bacino
Servizi di ingegneria riguardanti l’analisi e lo studio delle problematiche del fiume Rai, a supporto della progettazione delle opere di messa in sicurezza del bacino
Tipologia di attività svolte: Gestione del rischio idraulico e del rischio idrogeologico, Relazioni idrologiche tecniche e specialistiche, Progettazione opere idrauliche
Prestazione: Progetto di fattibilità tecnica ed economica
Dettagli di Progetto
Video del Progetto
Condizione al contorno di valle
Riempimento e svuotamento cassa di espasione
Stato di fatto
Descrizione del Progetto
Lo studio e progetto di fattibilità tecnico-economica ha permesso di individuare, sulla base delle analisi idrologico-idrauliche, alcune alternative di intervento che permettano di mettere in sicurezza l’area in esame dai fenomeni di allagamento. La situazione particolare che caratterizza il sistema Lago di Santa Croce-Fiume Rai ha necessitato l’analisi di diverse strategie di intervento che possano mitigare la pericolosità idraulica dell’area, di cui tre in particolare:
- Invaso controllato delle portate di piena e riduzione dei picchi
- Aumento della capacità di deflusso del corso d’acqua
- Controllo delle portate scaricate dagli organi della Diga del Lago di Santa Croce.
La prima alternativa (A1) propone la realizzazione di un bacino di Laminazione in Zona Paludi col fine di invasare le portate di piena del Rai, per la maggior parte costituita dagli scarichi della diga, e limitare quindi gli allagamenti alla zona industriale a bilancio 0 tra volumi di scavo e riporto per ottimizzare il rapporto tra il costo dell’intervento e il beneficio atteso.
La secondo strategia, ovvero l’aumento della capacità di portata del fiume Rai, nasce dai risultati dalla modellazione idraulica, ovvero il fiume Rai presenta scarsa capacità di deflusso nel tratto corrispondente alla Piana di Paludi dovuto soprattutto alla bassa pendenza del corso d’acqua. Le due alternative (A2 e A3) propongono quindi due diversi interventi di riprofilatura e risagomatura dell’alveo con lo scopo di permettergli di accogliere, riducendo il rischio di allagamenti, le portate scaricate dagli organi della diga e le portate di piena degli affluenti senza la necessità di occupare aree esterne all’attuale sede del corso d’acqua.
L’alternativa A4 invece parte dal presupposto che il primo fattore determinate le piene del fiume Rai è la gestione del Lago e degli scarichi della Diga di Bastia. Si propone quindi un intervento che non prevede la realizzazione di nessun manufatto ma solo la progettazione e la creazione di un Sistema di Supporto alla Decisione (DSS) basato su previsioni metereologiche che permetta una gestione del lago conformemente a quanto stabilito nel disciplinare di concessione in essere.
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